294. Cosciotto o spalla di castrato in cazzaruola I

294. Cosciotto o spalla di castrato in cazzaruola I

Per associazione d'idee, la parola castrato mi presenta alla memoria quei servitori, i quali, per un'esigenza ridicola de' loro padroni (sono sfoghi di vanità rientrata), si tagliano i baffi e le ledine da sembrare tanti _castratoni_, e facce da zoccolanti. Per lo stesso motivo, cioè per la vanità delle loro padrone, sbuffano e mal si prestano le cameriere a portare in capo quelle berrette bianche, chiamate altrimenti cuffie; infatti quando non sono più giovani e non sono belle, con quell'aggeggio in capo sembrano la bertuccia. Le balie, al contrario, gente di campagna, che sente poco la dignità di sè stessa, con quei tanti fiocchi e nastri di vario colore adornate (_indegne pompe, di servitù misere insegne_), se ne tengono, gonfiando impettite e non s'avvedono che risvegliano l'idea della mucca quando è condotta al mercato. Entrando in materia, dico che la buona fine di questi due pezzi di carne a me sembra di ottenerla nella seguente maniera. Prendiamo, ad esempio, la spalla e sulla medesima regolatevi nelle debite proporzioni per il cosciotto. Non ho bisogno di dirvi che il castrato deve essere di qualità fine e ben grasso. Supponiamo che la spalla sia del peso di un chilogrammo, benchè possa essere anche di chilogrammi 1-1/2. Disossatela, steccatela con lardone, e conditela di dentro e di fuori con sale e pepe, poi arrocchiatela e legatela onde prenda una bella forma; indi mettetela in una cazzaruola con grammi 40 di burro per rosolarla, e dopo aggiungete i seguenti ingredienti: Alcune cotenne di lardone o di prosciutto. Un mazzetto legato composto di prezzemolo, sedano e carota. Una cipolla intera di mezzana grossezza. Le ossa spezzate che avrete levate dalla spalla o dal cosciotto che sia. Dei ritagli di carne cruda, se ne avete. Un bicchiere di brodo o mezzo soltanto. Due o tre cucchiaiate di acquavite. Tanta acqua fredda che il liquido arrivi poco sotto alla superficie del castrato. Coprite bene la cazzaruola e fatela bollire a fuoco lento finchè il pezzo sia cotto, per la qual cosa ci vorranno da quattro e più ore se la bestia è dura. Allora passate il sugo, digrassatelo e gettate via il superfluo, cioè mandate in tavola soltanto il castrato. Questo piatto si suol guarnire o di carote o di rape o di fagiuoli sgranati; se di carote, mettetene due grosse intere fra la carne e quando saranno cotte levatele e tagliatele a fette rotonde per aggiungerle dopo; se di rape, avvertite che non sappiano di forte per non avere ancora sentito il freddo. Dividetele in quattro parti, _imbiancatele_, tagliatele a dadi, rosolatele appena nel burro ed unitele al sugo, il quale deve vedersi piuttosto abbondante; se di fagiuoli, cuoceteli prima e rifateli in questo sugo.

Vedi le ricette richieste da altri utenti

Persico in crosta di patate

Secondo

1. Pelare le patate e tagliarle a fette sottili.
2. Cuocere le patate in acqua salata per circa 10 minuti, fino a quando saranno morbide ma non sfatte.
3. Scolare le patate e lasciarle raffre...

LEGGI

Polpette al sugo facili

Secondo

1. In una ciotola, mescolare la carne macinata con l'uovo, il pangrattato, il parmigiano grattugiato, l'aglio tritato, il prezzemolo tritato, il sale e il pepe.
2. Formare delle polpette della gr...

LEGGI

Involtini di verza ripieni di verdura

Secondo

1. Iniziate lavando le foglie di verza e sbollentandole per 5 minuti in acqua bollente salata. Scolatele e lasciatele raffreddare.
2. Nel frattempo, tagliate a cubetti la zucchina, la carota, la ...

LEGGI

Maiale al radicchio

Secondo

1. Pulire il radicchio e tagliarlo a strisce sottili.
2. In una padella, far rosolare l'aglio con un filo d'olio.
3. Aggiungere il radicchio e farlo appassire per qualche minuto.
4. Aggiu...

LEGGI